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sabato 15 agosto 2015

Mtb hike "Northern Spear" returns 56 km x 2129 mt (15/8, 2015)

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Ferragosto sui pedali.
Non ne ho memoria ciclistica quindi è la prima volta che accade dal 1994, anno durante il quale ho iniziato la mia avventura sui pedali.
Ma la condizione temporanea di scapolo geografico,  che termina domani con il rientro di Ds ed Erede dalla visita parenti in Terra di Langa (Cuneo, Piemonte), mi permette di pianificare e fare la seconda escursione mtb in 7 giorni .
Dopo l'impegnativa e lunga uscita della settimana scorsa con Ale (Northern Trail) ecco che in settimana disegno un bel percorso sul gruppo del Pasubio, con partenza ed arrivo a Rovereto, dove sarei andato/ritornato da/a Verona via Ferrovie dello Stato.
Ma a volte non tutto va come si vorrebbe e questa volta a modificare i piani ecco che Trenitalia e meteo si mettono d'impegno.
Trenitalia...
Il piano originale prevedeva di prendere il treno delle 0525 da Verona che arriva a Rovereto un'ora dopo, con partenza sui pedali quindi attorno alle 0630. Questo mi avrebbe permesso una finestra ampia di tempo per poter fare tutta l'ascesa fino a Cima Palon e, se il meteo lo permetteva, fare tana libera tutti al Rifugio Papa e tornare a Rovereto via un periplo in senso antiorario che avrebbe regalato un'ottantina di km e più di 3000 mt di ascesa. 
Ma Trenitalia decide di sopprimere a Ferragosto il treno delle 0525 e quindi il primo disponibile è alle 0750 con arrivo alle 0830. 
Quindi due ore vitali sui pedali vanno a farsi benedire.
Il meteo...
Oramai era sicuro che in montagna avrebbe piovuto dal primo pomeriggio. 
Non un temporale di calore ma un vero e proprio fronte in arrivo da ovest. 
Ecco perché erano vitali le due ore perse, in quanto mi avrebbero permesso di fare più strada. 
Partenza da Rovereto sui pedali quindi, temperatura di 21° e il percorso inizia subito in salita ripida, quella che porta all'Eremo di San Colombano per poi proseguire via Trambileno (525 mt).

Soste volanti per fare una foto e ripartire, tant'è che fino a Giazzera (1092) la faccio troppo tirata, in modalità cronoscalata, quindi rallento perchè sentivo di aver tirato troppo.
La strada ti porta naturalmente verso il Pasubio ma io prendo anche varianti su forestale

e su single track, in maniera tale da renderla meno banale.
Comunque è lunga fino ad arrivare al gruppo del Pasubio vero e proprio e lo sarà solo quando inizia l'Alpe Pozze.

Strada sempre in salita con tratti dritti e altri che si inerpicano con curve a gomito.

Arrivo finalmente al Rifugio Lancia (1825 mt) e faccio la sosta panozzo e coca.

Riparto lasciandomi il rifugio alle spalle e questa volta comincio a guardare il cielo, che a ovest comincia ad essere interessato da un fronte nuvoloso.

Ma davanti a me c'è il sole quindi si prosegue. 
Nessun biker incontrato fino al Rifugio Lancia ma dopo vedo un paio di gruppetti, alcuni con ebike, oramai sempre più numerose.
Pedalo fino a Sella delle Pozze (1905 mt) dove devo decidere se continuare verso il Rifugio Papa o rientrare via sentiero delle Sette Croci. 

Uno sguardo al cielo conferma che il fronte tra poco dovrebbe investirci, in montagna tutto avviene velocemente lato meteo, quindi decido di prendere la strada per il rientro.
Su una scassata discesa incontro qualche gruppetto di bikers in senso contrario al mio, in difficoltà a casa del terreno molto smosso, e non posso fare a meno di pensare che nelle prossime ore si bagneranno parecchio.
Il tratto che dalla Sella delle Pozze porta a Malga Valli (1515 mt) è molto bello e mi diverto gustandomi il percorso ed il panorama .

Non manca l'incontro con un camoscio, che vedo con la coda dell'occhio mentre scendo, e che non scappa quando mi fermo per fotografarlo.

A Malga Valli le prime gocce di pioggia, mi volto ed oramai il fronte è arrivato, il cielo è scuro e minaccioso. 

Mi metto l'antipioggia e riparto su bitume verso la Valle del Terragnolo, dietro di me oramai il fronte ha preso possesso della montagna.

La pioggia oramai è fissa, dopo un po abbandono il bitume e prendo prima un bel trail e poi una bella e lunga forestale che mi farà arrivare sul bitume, solo poco prima del ponte sul fiume Terragnolo.

Ora il percorso mi dovrebbe portare lungo una panoramica e stretta stradina scavata sulla roccia a ritornare all'Eremo di San Colombano.
Continua a piovere senza sosta da Malga Valli.
Leggera discesa e poi un cartello minaccioso mi dice ad un certo punto che la strada è bloccata dopo 850 mt. 
Continuo, confidando che con la mtb potrei anche riuscire a passare.
Ma non sarà possibile, la frana è grossa, pericolosa e sulla sx si apre un orrido profondo.

Un errore, un movimento del terreno e cado giù per almeno un centinaio di metri. 
No grazie, torno indietro.
Ritorno al ponte e prendo in direzione dell'Eremo di San Colombano via Toldo.
Proseguo verso Rovereto sotto la pioggia battente.

e quindi stazione dove attendo oltre un'ora prima di prendere il primo treno che mi riporta a Verona.

Il giro restituisce 56 km e 2129 mt di ascesa.

Il cardio conferma la tirata iniziale in salita con i bpm in zona 4.

Giornata di Ferragosto alternativa, stranamente senza famiglia, ma sono riuscito a passarla bene, pedalando in bei posti.
See ya!

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